DOCUMENTI DI SPEDIZIONE
Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta (salvo all'interno dell'Unione europea) le spedizioni a destinazione del Kuwait devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:
a) Fattura commerciale
Deve essere redatta almeno in quattro copie e preferibilmente in inglese o in arabo e deve contenere i riferimenti abituali. Successivamente dovrà essere vistata e legalizzata da:
Camera di commercio di competenza;
Joint Italian Arab Chamber;
Consolato del Kuwait.
b) Certificato di origine
Questo documento deve essere redatto sul modulo comunitario e successivamente approvato da:
Camera di commercio di competenza;
Joint Italian Arab Chamber;
Consolato del Kuwait.
In alcuni uffici doganali di destinazione, l'apposizione delle sola indicazione "Unione europea" sul certificato di origine potrebbe non essere sufficiente. Talvolta è necessario specificare il paese di origine delle merci, in particolare quando le merci provengono da diversi Stati membri dell'UE, dettagliandola nella casella 6 - descrizione delle merci. È consigliato chiedere conferma al proprio importatore.
Le regole relative all'emissione e impiego dei certificati di origine sono precisate nell'Allegato XI.
c) Attestato del produttore
L’attestato deve indicare chiaramente il nome e l’indirizzo del fabbricante produttore delle merci. Il documento dovrà essere successivamente vistato da:
Camera di commercio di competenza;
Joint Italian Arab Chamber;
Consolato del Kuwait.
Informazioni su questa certificazione possono essere ottenute chiamando la Camera di Commercio e Industria competente.
d) Documento di trasporto
Normalmente richiesto per il trasporto marittimo o aereo, deve contenere il numero del certificato di origine, il numero della fattura commerciale e il porto/aeroporto di arrivo delle merci.
Dovrà essere successivamente vistato da:
Camera di commercio di competenza;
Joint Italian Arab Chamber;
Consolato del Kuwait.
Informazioni su questo documento possono essere ottenute chiamando la Camera di Commercio competente.
e) Certificato fitosanitario (1)
Per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali.
f) Certificato sanitario (2)
E` necessario per le carni e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.).
Per il latte, i prodotti lattiero-caseari e il pollame potrebbe essere richiesto un certificato attestante il contenuto di diossina qualora il certificato sanitario non contenga la relativa informazione.
g) Certificato di macellazione (3)
Per le carni, secondo il rito islamico.
Redatto sulla base delle informazioni fornite dall'esportatore, attesta che i prodotti spediti sono conformi alla legislazione italiana e in libera e corrente vendita sul territorio nazionale. Il certificato dovrà essere vistato dalla Camera di commercio di competenza e dal consolato.
Da sapere: I documenti rilasciati da un'amministrazione e direttamente collegati ad un'operazione commerciale o doganale (certificato sanitario, ad esempio) devono essere legalizzati in anticipo.
TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).
b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.
c) Assicurazione trasporto
Non vi è l’obbligo di assicurazione locale, vale a dire l'obbligo di garantire il trasporto internazionale di merci in Kuwait.
d) Trattamento degli imballaggi in legno
Sebbene non vi sia alcun obbligo di trattamento e marchiatura secondo le norme ISPM-15 FAO, si suggerisce di utilizzare dei legni indenni da parassiti.
Per ulteriori informazioni consultare il sito https://www.ippc.int/countries/kuwait
e) Etichettatura
L’etichettatura dei prodotti regolamentati e controllati deve essere in arabo e in inglese. Deve essere visibile e indelebile. Deve specificare il paese di origine, le informazioni sul produttore, il marchio. Possono essere applicati altri requisiti.
ISPEZIONE MERCI
Le spedizioni destinate al Kuwait devono essere ispezionate, prima dell'imbarco, per verificare la conformità con gli standard del Kuwait.
I prodotti in questione comprendono: elettrodomestici, automobili, pneumatici, prodotti chimici, giocattoli, televisori, telefoni, ecc.
Le società accreditate sono:
SGS Monitoring (http://www.sgs.com/en/public-sector/monitoring-services)
Bureau Veritas (http://www.bureauveritas.it/)
SPEDIZIONE TEMPORANEA
Carnet ATA
Il Paese NON aderisce alla convenzione ATA, le esportazioni temporanee si fanno secondo le procedure del diritto comune per mezzo di un agente.
Capitale : Kuwait City
Superficie (km²): 17.816
Popolazione: 2,8 milioni (2011); 3,7 milioni (2025)
PIL: 176,7 miliardi $
PIL/procapite: 47.982,4 $
Settori economici: petrolio
Religioni : musulmana 85% (Sunniti 70%, Sciiti 30%)
Lingue ufficiali: arabo
Moneta: Kuwait Dinar (KWD)
Fuso orario: +2h rispetto all'Italia, +1h quando in Italia è in vigore l'ora legale.
Il Kuwait è un Emirato, situato nell' Asia sud-occidentale, in un' area particolarmente ricca di petrolio. Lo Stato si affaccia sul Golfo Persico e confina con l' Arabia Saudita a sud e con l'Iraq a nord.
Il territorio del Kuwait, uno dei più piccoli paesi del mondo e l'unico senza riserve d'acqua naturali, è costituito principalmente da deserto (solo lo 0,84% della superficie è coltivabile), con lievi differenze di altitudine (la massima è 306 metri s.l.m.).
Curiosità sul nome: il nome è il diminutivo di una parola araba che significa fortezza costruita vicino all'acqua. L'antico nome della regione era Qurayn.
Il territorio del Kuwait, uno dei più piccoli paesi del mondo e l'unico senza riserve d'acqua naturali, è costituito principalmente da deserto (solo lo 0,84% della superficie è coltivabile), con lievi differenze di altitudine (la massima è 306 metri s.l.m.).
Curiosità sul nome: il nome è il diminutivo di una parola araba che significa fortezza costruita vicino all'acqua. L'antico nome della regione era Qurayn.
Il Kuwait fa parte del Consiglio per la cooperazione del Golfo (GCC); è anche membro dell’OPEC (Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio) e del GAFTA (Zona araba di libero scambio).
Il Consiglio per la cooperazione del Golfo al momento sta negoziando un accordo di libero scambio con l’Unione europea.
Il Consiglio di cooperazione del Golfo ha negoziato un accordo di libero scambio con l'Unione europea. Lo stato dei negoziati/conclusioni dell'ALS tra l'UE e i paesi del Golfo può essere trovato sul sito della Commissione Europea – DG commercio.
L'evoluzione delle relazioni politiche tra l'UE e il Kuwait può essere trovata sul sito web Azione esterna dell’UE.
L'importazione di diversi prodotti è vietata o limitata. In particolare, sono severamente vietati l'importazione e la commercializzazione di vini, alcolici e carne suina. Per ulteriori informazioni consultare il sito delle dogane del Kuwait.
Grado di apertura del mercato
Le procedure doganali sono regolate dalla legge doganale comune GCC. I documenti (fatture commerciali, certificato di origine, ecc.) sono sempre autenticati. Le dichiarazioni di importazione vengono solitamente effettuate prima dell'arrivo delle merci.
Quando è richiesta un'autorizzazione speciale per l'importazione, il sistema identifica l'organismo competente a rilasciare questa autorizzazione. I controllori doganali verificano le informazioni nel reso. Se la documentazione è completa, le merci possono essere sdoganate in poche ore.
Il Kuwait vieta l'importazione di determinati beni per ragioni essenzialmente religiose, per soddisfare i requisiti delle convenzioni internazionali e per rispettare alcune sanzioni delle Nazioni Unite, oltre che per motivi di sicurezza, salute, morale e protezione dell'ambiente. I prodotti proibiti includono, tra le altre cose, prodotti alimentari contenenti alcol, carne di maiale, ecc.
Il Kuwait ha un regime generale di licenze d'importazione non automatiche e talvolta richiede un'autorizzazione speciale (prodotti alimentari).
Alcuni prodotti richiedono la verifica della conformità e le procedure di controllo possono essere eseguite nel paese esportatore attraverso un ente di certificazione/ispezione approvato.
PASSAPORTO E VISTI
Passaporto: necessario (che abbia una validità residua di almeno sei mesi al momento dell'ingresso nel Paese). Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto (attualmente 6 mesi per motivi turistici, due anni in caso di domanda di permesso di soggiorno/residenza) si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Prima di mettersi in viaggio è consigliabile verificare che il proprio passaporto sia in buone condizioni: alcuni connazionali sono stati respinti a loro arrivo all’aeroporto internazionale di Kuwait City a causa di passaporti sgualciti o altrimenti deteriorati.
Prima di mettersi in viaggio è consigliabile verificare che il proprio passaporto sia in buone condizioni: alcuni connazionali sono stati respinti a loro arrivo all’aeroporto internazionale di Kuwait City a causa di passaporti sgualciti o altrimenti deteriorati.
Visti di ingresso: Per i cittadini di oltre 40 Nazioni, tra cui l’Italia, la normativa prevede il rilascio del visto di ingresso direttamente ai punti di frontiera del Kuwait (aerei, marittimi e terrestri). Il visto rilasciato ha validità di 90 giorni ed è gratuito per i cittadini italiani (Si consiglia, tuttavia, di verificare l’eventuale costo del visto con l’Ambasciata del Kuwait a Roma o con il Consolato del Kuwait a Milano, attualmente i cittadini italiani non pagano la tassa per il rilascio del visto turistico). Non è più previsto il requisito della lettera di invito da parte di uno sponsor kuwaitiano. Tuttavia, è consigliabile poter mostrare un biglietto aereo di andata/ritorno e/o la conferma della prenotazione alberghiera.
Nel 2016 il Kuwait ha introdotto un servizio di rilascio elettronico del visto d'ingresso nel Paese per fini turistici ("visiting visa"), riservato a cittadini di varie nazionalità tra cui quella italiana. Al riguardo, gli interessati sono invitati a consultare il seguente link:
Si segnala che il visto d’ingresso è stato rifiutato a cittadini italiani e di Paesi terzi che sono nati in Israele o i cui passaporti utilizzati per l'ingresso in Kuwait rechino visti/timbri israeliani.
INDIRIZZI UTILI
Ambasciata d'Italia: www.ambalkuwait.esteri.it
Kuwait Chamber of Commerce & Industry: www.kcci.org.kw
Kuwait Fund for Arab Economic Development: www.kuwait-fund.org
Arab Fund for Economic and Social Development: www.arabfund.org
Joint Italian Arab Chamber of Commerce: https://jiac.it/
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.
(3) La certificazione halal, che non sostituisce il previsto certificato sanitario, accompagna le carni che dall'Italia vanno all'estero. Halal è un termine arabo che vuol dire “lecito”, cioè fatto a regola, secondo i dettami della shari’a, la legge coranica.
Halal Italy Authority - è l'Organo ufficiale di Certificazione di Qualità Halal in Italia, riconosciuto da MUI (Majelis Ulama Indonesia), in rappresentanza dell'Autorità Internazionale di Certificazione Islamica (Halal International Authority - HIA) riconosciuta dalle Organizzazioni Governative, Organizzazioni non Governative, Associazioni dei Consumatori Halal e dalle Autorità e Rappresentanze Religiose dell'Islam nel mondo.
La certificazione halal può essere rilasciata anche da Halal Italia. Il 30 giugno 2010 il Ministero della salute, con il Ministero degli affari esteri, il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha, infatti, sottoscritto la Convenzione interministeriale a sostegno dell'iniziativa Halal Italia, con l'obiettivo di promuovere la certificazione volontaria di qualità per le aziende italiane, che attesta la conformità alle prescrizioni religiose islamiche per i prodotti agro-alimentari, cosmetici e farmaceutici sotto il controllo del Comitato etico di certificazione halal della COREIS Italiana (Comunità Religiosa Islamica).
(4) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.