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IMPORTAZIONE TEMPORANEA
La Federazione Russa è uno stato che si estende tra l'Europa e l'Asia. Con una superficie di 17.075.400 Km² (corrispondente al 75% circa del territorio dell’ex Unione Sovietica) è l'entità statale più grande del mondo. Confina con Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Bielorussia, Lituania, Polonia, Ucraina, Georgia, Azerbaijan, Kazakistan, Cina, Mongolia e Corea del Nord. È bagnata a nord ovest dal Mar Baltico, a Nord dal Mare Glaciale Artico, ad est dall'Oceano Pacifico e a sud dal Mar Nero e dal Mar Caspio. Comprende anche l'exclave dell'Oblast' di Kaliningrad, compresa tra mar Baltico, Polonia e Lituania. Ha come capitale Mosca ed è tradizionalmente suddivisa tra Russia europea e asiatica dalla catena montuosa degli Urali.
La Russia è considerata uno dei quattro paesi indicati con l'acronimo BRIC (Brasile, Russia, India, Cina) che sono stati caratterizzati da una forte crescita del PIL e della quota nel commercio mondiale, soprattutto nella fase iniziale del XXI secolo.
a decorrere dal 1° gennaio 2016 per i settori delle apparecchiature farmaceutiche e medicali,
a partire dal 1° luglio 2019 per il settore elettrico,
a partire dal 1° gennaio 2025 per il settore del petrolio e del gas.
La base giuridica per le relazioni tra l'Unione europea e la Russia è l'accordo di partenariato e cooperazione (APC), in vigore dal dicembre 1997. I negoziati per la conclusione di un nuovo ambizioso trattato bilaterale sono stati interrotti.
Lo stato dei negoziati/conclusioni degli accordi tra l'UE e questi paesi è disponibile sul sito web della Commissione Europea - DG commercio.
una sospensione delle discussioni in materia di visti (sia sull'accordo di facilitazione, che era in fase di completamento, sia sul processo di liberalizzazione) e negoziati per un nuovo accordo globale UE-Russia, nonché altre misure come la cancellazione del vertice di Sochi, ecc.,
misure mirate contro 37 entità e 150 individui (divieti dei visti e blocco delle attività),
sanzioni economiche quali la limitazione dell'accesso ai mercati dei capitali europei, il divieto di vendita di beni a duplice uso, armi, beni sensibili nel settore energetico, il divieto di vendita di apparecchiature che possono essere utilizzate per progetti di esplorazione petrolifera o di produzione,
sanzioni contro la Crimea e Sebastopoli (divieto di importazione, investimento, fornitura di determinati servizi, ecc.).
Visto di ingresso: obbligatorio (si raccomanda vivamente di non arrivare in Russia sprovvisti di visto poiché "in loco" è impossibile regolarizzare la propria posizione nei confronti delle Autorità locali, con conseguente respingimento alla frontiera e ritorno in Italia a proprie spese e previo pagamento di una forte multa). All'ingresso nel Paese si deve compilare la Carta di Immigrazione. Nei principali aeroporti essa viene compilata automaticamente al controllo in frontiera. Per il rilascio ed informazioni specifiche sui vari tipi di visto, rivolgersi direttamente agli Uffici diplomatico-consolari russi presenti in Italia.
Si ricorda inoltre che dal Maggio 2017 il confine terrestre fra la Federazione Russa e la Bielorussia non è attraversabile dai cittadini di Paesi terzi, inclusi quindi i cittadini comunitari, anche se in possesso di visto bielorusso e di visto russo. Le Autorità locali non consentono in ogni caso l'ingresso e l'uscita dalla Federazione Russa per tutta la lunghezza della linea di confine terrestre. Il transito fra i due Paesi può avvenire solo per via aerea; in tal caso per i viaggiatori in partenza dalla Federazione Russa è necessario essere muniti di visto bielorusso.
L’entrata nelle regioni separatiste ucraine del Donbass (Donezk e Lugansk) dalla Russia è fortemente sconsigliata, andrebbe evitata, indipendentemente dallo scopo del viaggio. L’entrata in Donbass con un visto russo non sempre garantisce la possibilità di rientrare con conseguente impossibilità di lasciare il territorio del Donbass. Le Autorità consolari Italiane non hanno rapporti con le Autorità del Donbass ed eventuali interventi consolari sono di fatto non praticabili.
Portare sempre con sé il passaporto ed il visto d'ingresso. Entro i primi 7 giorni lavorativi della permanenza in Russia, la carta di immigrazione rilasciata all’ingresso nel Paese deve essere vidimata dall’Ufficio del Servizio Federale di Immigrazione (UFMS). Per i turisti tale adempimento viene svolto direttamente dall’albergo. Per gli inviti privati o per affari si rimanda alla procedura di registrazione descritta oltre.
Per la registrazione dei cittadini stranieri che si recano temporaneamente in Russia, quale che sia il motivo del viaggio su invito di privati o di società commerciali o altri enti la registrazione è effettuata a cura della persona fisica o giuridica russa che ha invitato il cittadino straniero, indicata nel visto alla penultima riga. Essa consiste in una notifica all’Ufficio UFMS (Servizio Federale Immigrazione) che rilascia un talloncino di avvenuta registrazione.
Durante il soggiorno, il talloncino costituisce la prova dell’avvenuta registrazione. È consigliabile che il cittadino straniero invitato conservi con sé il talloncino per mostrarlo ad eventuali controlli. Il talloncino servirà infine alla stessa persona fisica/giuridica invitante per notificare la partenza dell’ospite straniero.
Sono previste nei confronti dei soggetti russi che invitano lo straniero ammende di importo elevato per omessa registrazione di arrivo. Per gli stranieri, la mancata registrazione può comportare problemi sia al momento della partenza che all’atto di un eventuale successivo reingresso in Russia.
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.
(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.
(3) Per i prodotti cosmetici può essere richiesto sia il certificato di libera vendita, sia l'attestato di libera vendita.
Per il Rilascio Certificati di Libera Vendita (CLV) per esportazione di prodotti Cosmetici in Paesi al di fuori dell'Unione europea (extra UE), vedi sito del Ministero della salute.
(4) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.
(5) Per ulteriori informazioni consultare il sito web: http://www.rustandard.com/it/certificazione-eurasec.html