Nuova Zelanda

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE

 

Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU o suo equivalente) usualmente richiesta per le esportazioni al di fuori dell'Unione europea, le spedizioni destinate ina Nuova Zelanda devono essere accompagnate dai documenti di seguito riportati.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli: https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/

 

a) Fattura commerciale
Deve essere redatta in inglese e presentata almeno in tre copie. Deve contenere le indicazioni usuali, in particolare: descrizione delle merci, paese di origine, Incoterm, valore e quantità della merce, marca e numero dei colli, ecc.
   
 
b) Certificato di origine
Solo su richiesta del cliente.
Per ulteriori informazioni consultare il portale Worldpass delle camere di commercio.

 
 
c) Certificato fitosanitario (1)
Richiesto per la frutta, i legumi, le sementi e gli altri vegetali. E’ rilasciato dal servizio fitosanitario Regionale.

 

d) Certificato sanitario (2)
E' richiesto per le carni e prodotti di origine animale (latte, uova, preparati a base di carne, etc..). E’ rilasciato dal servizio veterinario Regionale.
Per maggiori informazioni consultare il sito neozelandese.(http://www.biosecurity.govt.nz/)

 

e) Certificato di libera vendita dei cosmetici
Non richiesto. 

 

Da sapere: La Nuova Zelanda ha firmato la Convenzione dell'Aia sull'Apostille. (3)
Quelli emessi da un'amministrazione e che si riferiscono direttamente a un'operazione commerciale o doganale (i certificati sanitari, ad esempio) sono solitamente legalizzati dal consolato.

 

TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA

 
 
a) Documenti di trasporto
I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico marittima, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR.

 

b) Lista dei colli
Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero dei colli, le casse, i contenitori e la quantità esatta delle merci.

 

c) Assicurazione trasporto
Non vi è alcun obbligo di assicurazione locale, cioè l'obbligo di assicurare il trasporto internazionale di merci in Nuova Zelanda.

 

d) Trattamento degli imballaggi in legno
Dal 1° luglio 2006, gli imballaggi in legno destinati alla Nuova Zelanda devono essere trattati secondo la normativa ISPM-15 FAO.
Per maggiori informazioni consultare il sito: https://www.ippc.int/countries/new-zealand, oppure il sito neozelandese.(http://www.biosecurity.govt.nz/)

 

Attenzione: il governo neozelandese ha adottato misure di importazione stagionali per contenere il rischio di insetto (BMSB). Queste misure si applicano a determinate categorie di prodotti (prodotti ad alto rischio) fabbricati o spediti da un paese a rischio (di cui l’Italia fa parte). I prodotti interessati richiedono un trattamento obbligatorio.
Prestare attenzione, le merci che risultano non conformi a destinazione saranno distrutte o riesportate.

 
 
Da sapere: i contenitori utilizzati per il trasporto delle merci sono oggetto di dichiarazioni (puntuali o annuali) relative alla loro pulizia (non contaminazione da vari organismi provenienti dagli elementi dell'imballaggio). Queste dichiarazioni devono essere fatte e inviate prima dell'arrivo delle merci in modo che l'importatore possa fare la propria dichiarazione. Le informazioni sono disponibili sul sito Web del Ministero delle industrie primarie per i sistemi di sicurezza biologica e di sicurezza alimentare della Nuova Zelanda. 

 

e) Etichettatura
Sono previste normative che disciplinano l'etichettatura di prodotti alimentari.

 

Da sapere: La normativa imposta dal Ministero dell’Agricoltura sull’importazione di prodotti alimentari è molto severa.
Per maggiori informazioni, consultare i seguenti siti:

 

CONTROLLO DELLE MERCI

 

Non richiesto

 


 

 
 
 
Capitale: Wellington
Città principali: Auckland, Christchurch, Hamilton
Superficie (km²): 268 021
Popolazione: 4,69 milioni (Banca Mondiale 2016)
Reddito Nazionale, PPP*: 174,54 miliardi US$ (Banca Mondiale 2016)
Reddito Nazionale /pro-capite, PPP*: 37.190 US$ (Banca Mondiale 2016)
PIL: 189,29 miliardi US$ (Banca Mondiale 2016)
Settori economici: agricoltura, risorse naturali, l'industria (alimentare, tessile, mezzi di trasporto) servizi (turismo, commercio al dettaglio e all'ingrosso, ristoranti e alberghi).
Religioni: Anglicani (24%), Presbiteriani (18%), cattolici (15%).
Lingue ufficiali: inglese, maori
Moneta: dollaro neo-zelandese NZD
Fuso orario: 12 ore avanti rispetto al Meridiano di Greenwich; 11 ore avanti rispetto all'Italia
 
* PPP – parità potere di acquisto

La Nuova Zelanda è uno stato dell'Oceania posto nell'Oceano Pacifico meridionale. Lo stato è principalmente formato da tre isole: l'Isola del Nord, l'Isola del Sud e Isola di Stewart.
 

La Nuova Zelanda è membro dell’APEC.
 
Il paese utilizza sempre più gli accordi commerciali regionali (ACR) come complemento della sua partecipazione al sistema commerciale multilaterale sotto il patrocinio del WTO di cui è membro dal 1° gennaio 1995. L’Australia accorda preferenze tariffarie unilaterali per paesi in via di sviluppo.
Per consultare tutti gli accordi di libero scambio, consultare il sito web del Ministero degli Affari esteri e del Commercio della Nuova Zelanda.

 
Tra gli accordi in fase di negoziazione, la Nuova Zelanda partecipa all'Accordo di partenariato economico strategico (Trans-Pacific Partnership Agreement (TPP). Il 5 ottobre 2015, i dodici paesi partecipanti hanno firmato un accordo per creare la più grande area di libero scambio del mondo. Il contenuto dell'accordo è disponibile sul sito web del Ministero degli affari esteri e del commercio della Nuova Zelanda.
La Nuova Zelanda parteciperà anche ai negoziati regionali di partenariato economico globale (RCEP), che comprendono i dieci membri dell'ASEAN e i sei paesi che hanno concluso un accordo di libero scambio con l'ASEAN (Australia, Cina, India, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud). Questi 16 paesi hanno un PIL globale di 21miliardi di USD e rappresentano circa il 27% del commercio mondiale (dati 2013 WTO).

 
Nel 2017, l'Unione Europea e la Nuova Zelanda hanno concluso un accordo di partenariato contenente le regole per la cooperazione economica e commerciale. Il 22 maggio 2018, il Consiglio dell'Unione europea ha autorizzato l'apertura di negoziati per un accordo di libero scambio tra l'UE e la Nuova Zelanda. Il primo ciclo di negoziati si è svolto a luglio 2018.
Lo stato dei negoziati dell’Accordo di libero scambio tra UE e Nuova Zelanda è consultabile sul sito web della Commissione europea –DG trade.
L’evoluzione delle relazioni politiche tra l’UE e la Nuova Zelanda è consultabile sul sito web Relazioni esterne della UE.

 

Nonostante il suo ristretto mercato, la Nuova Zelanda è diventata una delle economie più aperte al mondo.

 
 
Grado di apertura del mercato 
Le dogane hanno sviluppato un sistema comune di gestione delle frontiere per semplificare le procedure doganali e istituire un unico punto di ingresso. Le formalità doganali devono essere completate elettronicamente e le dichiarazioni doganali devono essere effettuate prima dell'arrivo delle merci. Alcuni articoli sono vietati e non possono essere importati in Nuova Zelanda e alcuni richiedono l'approvazione per l'importazione.
I divieti o le restrizioni sono elencati sul sito web della dogana della Nuova Zelanda.
La Nuova Zelanda rimane impegnata nella protezione della vita e della salute delle persone e degli animali e nella salvaguardia delle piante. Di conseguenza, mantiene un rigoroso regime sanitario. Sul sito web del Ministero delle industrie primarie neozelandese è possibile consultare le procedure di importazione dei prodotti vegetali e animali.
Il processo di sviluppo delle norme comprende una revisione degli standard internazionali esistenti e la consultazione con le parti interessate. 
PASSAPORTO E VISTI
 
Passaporto: necessario con validità residua, rispetto alla data prevista per la partenza dalla Nuova Zelanda, di almeno 3 mesi, oppure di un mese, se l’Autorità di rilascio del passaporto ha una propria Rappresentanza diplomatico-consolare nel Paese.
Per maggiori informazioni:
 
Visto d’ingresso: dal 1° novembre 2010 è entrata in vigore la nuova legge locale sull’immigrazione. Per i connazionali che intendano recarsi in Nuova Zelanda per turismo od affari per periodi di permanenza non superiori ai 90 gg. non è necessario il visto, ma sono richiesti alcuni requisiti (es. biglietto di a/r, disponibilità monetaria per il proprio mantenimento). Si consiglia pertanto di informarsi preventivamente al riguardo presso il proprio agente di viaggio, presso l’Ambasciata o il Consolato della Nuova Zelanda in Italia oppure presso il competente Ufficio dell’Immigration:
Il visto è comunque obbligatorio per coloro che si recano nel Paese per motivi di altra natura (lavoro, studio, etc.) ed è rilasciato dalle competenti Autorita’ dell’Immigration neozelandese: http://www.immigration.govt.nz/
 
INDIRIZZI UTILI
 
Ambasciata Italiana in Nuova Zelanda: www.ambwellington.esteri.it/ambasciata_wellington 
Ambasciata della Nuova Zelanda in Italia: www.nzembassy.com 
Camera di Commercio Italiana in Nuova Zelanda: www.iccnz.com
Auckland Chamber of Commerce and Industry: www.aucklandchamber.co.nz
New Zealand Trade and Enterprise: NZTE: www.nzte.govt.nz
Ministry for Primary Industries: www.mpi.govt.nz/
Ministry of Business, Innovation and Employment's: www.mbie.govt.nz 
New Zealand Ministry of Foreign Affairs and Trade: www.mfat.govt.nz 
NZ Chamber of Commerce and Industry: www.newzealandchambers.co.nz
Statistics New Zealand: www.stats.govt.nz/
Bank of New Zealand: www.bnz.co.nz
ANZ Bank: www.anz.co.nz
 
 
(1) I Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza.
L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni.
Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.
Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.

 

(2) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.

 

(3) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.
L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.
La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.
E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.