Albania

DOCUMENTI DI SPEDIZIONE

Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU in versione dematerilizzata) usualmente richiesta (salvo all'interno dell'Unione europea), le spedizioni con destinazione Albania devono essere accompagnate dai documenti di seguito citati.

Per ulteriori informazioni consultare il sito Agenzia delle Dogane e dei Monopoli:https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/

 

a) Fattura commerciale

Redatta almeno in tre esemplari e preferibilmente in inglese, deve riportare i riferimenti abituali.

 

b) Prove di origine preferenziale: EUR.1/EUR.MED o dichiarazione di origine su fattura

Per consentire ai destinatari delle merci di beneficiare del trattamento preferenziale applicabile ai prodotti originari dell'Unione europea, deve essere fornito un certificato EUR.1 o EUR-MED (1) che fungerà da prova dell'origine o, in alcuni casi, può essere presentata una dichiarazione di origine preferenziale (2).

 

Per ulteriori informazioni >>>>>>>>

 

1. EUR.1/EUR.MED

Il certificato di circolazione EUR.1 deve essere compilato dall'esportatore e convalidato dalla dogana di esportazione. In caso di cumulo con i paesi partecipanti all’area paneuromediterranea, in luogo del certificato EUR.1 dovrà essere richiesto il certificato di circolazione EUR-MED. La Convenzione PEM modernizzata è entrata in vigore il 1° gennaio 2025 e prevede l'applicazione delle norme modernizzate a partire da tale data. Tuttavia, è stato adottato un periodo transitorio di un anno durante il quale le norme storiche (2013) e quelle modernizzate (2023) si applicheranno congiuntamente, a scelta dell'operatore.

Durante questo periodo transitorio, gli esportatori che desiderano che vengano applicate le norme modernizzate devono presentare certificati EUR.1 che includono la dicitura “Revised Rules” in inglese (nella casella 7 di EUR.1).

Dal 1 gennaio 2026 (fine del periodo transitorio), il certificato di circolazione EUR MED sarà abolito, a favore del solo certificato EUR. 1.

Per ulteriori approfondimenti, si inviata a consultare il sito web dell’Agenzia delle dogane.

2. Dichiarazione di origine su documento commerciale

Le spedizioni di importo inferiore a EUR 6.000 o effettuate da un esportatore autorizzato possono essere soggette a una dichiarazione redatta su una fattura, una bolla di consegna o qualsiasi altro documento commerciale che descriva i prodotti interessati in modo sufficientemente dettagliato per poterli identificare.

La dichiarazione è la seguente:

"L'esportatore dei prodotti oggetto del presente documento (autorizzazione doganale n. ...) *

dichiara che, salvo indicazione contraria, tali prodotti sono di origine preferenziale .......... **".

• cumulo applicato con .... (nome del paese o dei paesi)

• nessun cumulo applicato ***.

"............................." ****. [Luogo e data]

".............................".


[Firma dell'esportatore e indicazione, a parole, del nome del firmatario].

*Se la dichiarazione su fattura è compilata da un esportatore autorizzato, il numero di autorizzazione dell'esportatore deve essere inserito qui. Se la dichiarazione su fattura non è presentata da un esportatore autorizzato, la dicitura tra parentesi viene omessa o lo spazio fornito viene lasciato vuoto.

**L'origine dei prodotti deve essere indicata (...).

***Sarà opportuno integrare o meno queste due menzioni a seconda che si sia o meno nel caso di un cumulo di origine pan-euro-mediterraneo possibile

****Queste indicazioni sono opzionali se l'informazione appare nel documento stesso.

 

c) Certificato di origine

Il certificato di origine è richiesto per i prodotti soggetti a una procedura di ispezione, registrazione preventiva o permesso di importazione. Può essere richiesto dall'importatore anche per qualsiasi altro prodotto.

 

d) Certificato fitosanitario

Per la frutta, la verdura, le sementi e altri vegetali.

 

e) Certificato sanitario

Per la carne e sottoprodotti di origine animale (latte, uova, preparazione di carni, ecc.).

 

Da notare: l'Albania e i paesi balcanici limitrofi (Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia) hanno introdotto nella primavera del 2020 "corridoi" o "vie verdi" per prodotti alimentari, mangimi e dispositivi medici nell'ambito dell'Accordo centroeuropeo di libero scambio (CEFTA).

 

Da sapere: L’Albania ha aderito alla Convenzione dell'Aia del 5 ottobre 1961.

 

TRASPORTO, IMBALLAGGIO, ETICHETTATURA

 

a) Documenti di trasporto

I principali documenti di trasporto sono: la polizza di carico, la lettera di vettura aerea Air Waybill (AWB), la lettera di vettura internazionale CMR (Convention des Merchandises par Route).

 

b) Lista dei colli

Questa lista riassume tutte le merci esportate e ne precisa il volume, il numero di colli, casse, o contenitori e la quantità esatta.

 

c) Assicurazione trasporto

Non è obbligatorio assicurare le merci in Albania in caso di trasporti internazionali.

 

d) Trattamento degli imballaggi in legno

Sebbene non vi siano specifiche richieste in merito è raccomandato l'uso di imballaggi sani. Si consiglia, in ogni caso, di contattare il servizio fitosanitario regionale prima della spedizione. Per ulteriori informazioni consultare il sito https://www.ippc.int/countries/albania

 

e) Etichettatura

L'etichetta deve essere in albanese e contenere l'origine del prodotto. E' richiesto l'inserimento dei dati generali, come la denominazione del prodotto, il nome del produttore, l'importatore e/o il fornitore, il peso, le dimensioni, la data di scadenza se necessaria, ecc. Potrebbero essere necessarie altre informazioni a seconda del tipo di prodotto. 

 

Principali città: Durazzo, Elbasan, Valona, Scutari

Superficie: 28.749 (km²)

Popolazione: 2.761.785 (2023)

PIL: 21,8 miliardi € (2023)

PIL/pro capite: 8410 € 2023) 

Settori economici: agricoltura (grano, mais, avena, sorgo); industria (trasformazione alimentare, tessile, abbigliamento); servizi (turismo, telefonia, banche e assicurazioni)

Religioni: Musulmani, Ortodossi, Cattolici

Valuta: Leu

Lingue ufficiali: albanese

 

Export italiano verso il paese:
ALBANIA
202120222023gen-ott 2023gen-ott 2024
Totale (mln. €)1.619,221.739,551.783,281.527,931.573,85
Variazione (%)28,47,52,6 3

 

L’Albania partecipa a diverse iniziative regionali, tra cui il RCC (Regional Cooperation Council). Inoltre, l'Albania è parte di numerosi accordi preferenziali: l'Accordo centroeuropeo di libero scambio (CEFTA) del 2006; un accordo concluso nel 2006 con la Turchia; un accordo concluso nel 2009 con l'Associazione europea di libero scambio (AELS) e più recentemente con il Regno Unito a seguito della Brexit.

 

L'Albania, la Macedonia e la Serbia hanno avviato dal 2019 la realizzazione di un sistema "mini-Schengen" chiamato "Open Balkan". Questa iniziativa ha come obiettivo quello di creare un mercato unico che agevoli la libera circolazione di merci e persone.

 

Il Paese è membro del WTO dall’8 Settembre 2000.

 

L’Albania e l’UE hanno firmato, il 12 giugno 2006, un accordo di stabilizzazione e associazione (ASA), entrato in vigore nel 2006 per gli aspetti commerciali e nel 2019 nella sua interezza.

Lo stato dei negoziati/conclusioni dell’accordo di libero scambio tra UE - Albania è disponibile sul sito web della Commissione europea – DG Commercio. 

L'Albania ha ottenuto lo status di paese candidato all'adesione all'UE nel giugno 2014. Lo sviluppo dei negoziati può essere consultato sul sito web della Commissione – Politica di Vicinato e Allargamento.

 

Grado di apertura del mercato 

L’Albania ha un regime commerciale aperto e nel corso degli ultimi anni ha fatto grandi passi verso la liberalizzazione e la riorganizzazione del suo regime commerciale. Le formalità doganali sono state razionalizzate e i tempi di sdoganamento sono stati ridotti grazie alla realizzazione di un sistema elettronico centralizzato (ASYCUDA World).

L'attuazione parziale del nuovo codice, entrato in vigore il 1 gennaio 2015 comprende, tra le altre, disposizioni relative agli operatori economici autorizzati, alle procedure semplificate e alle esenzioni doganali. Per gli elementi del nuovo codice che non sono entrati in vigore, si applica la precedente versione del Codice doganale (Legge n. 8449 del 27 gennaio 1999).  Non esistono divieti di importazione, fatta eccezione per i prodotti considerati pericolosi per la salute pubblica, e le licenze di importazione vengono utilizzate principalmente per scopi sanitari e fitosanitari, per la sicurezza e la tutela dell'ambiente e per il rispetto degli obblighi previsti dalle convenzioni internazionali.

PASSAPORTO E VISTI

 

Passaporto/carta d'identità valida per l'espatrio: è necessario viaggiare con uno dei due documenti che abbia una scadenza superiore di almeno tre mesi alla data di rientro dall’Albania.

 

Visto d'ingresso: non necessario per i cittadini UE. Si rammenta tuttavia che la normativa albanese sul soggiorno degli stranieri prevede che non si possa soggiornare nel Paese per un periodo superiore a 90 giorni nell'arco di 6 mesi. Chi deve trattenersi per un periodo superiore deve pertanto chiedere un permesso di soggiorno alle competenti Autorità albanesi. Coloro che non ottemperano a tale obbligo rischiano di vedersi rifiutato il diritto di ingresso in Albania (o di essere espulsi dal Paese, con conseguente divieto di reingresso, nel caso in cui si trovino già in Albania e superino i 90 giorni consentiti nel semestre, nonché vedersi comminata una multa di circa 700,00 euro).

Si consiglia in ogni caso di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato dell’Albania presente in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.

 

 

AMBASCIATE E CONSOLATI IN ITALIA

Ambasciata della Repubblica Albanese e Ufficio Commerciale

Via Asmara, 3-5 - 00199 Roma

Tel. +39 06 862241; Fax: +39 06 86224120

Numero di emergenza dell'ufficio consolare: +39 345 6441165

info@ambalbania.it; embassy.rome@mfa.gov.al

http://www.ambasadat.gov.al/italy/en/

Consolato Generale a Milano

P.zza Duomo, 17 - 20121 Milano

Tel. +39 02 8051265 - +39 02 86467782 - +39 02 86467423

info@consolatoalbanesemilano.org
www.consolatoalbanesemilano.org/

 

AMBASCIATE E CONSOLATI IN ALBANIA

Ambasciata d’Italia e Cancelleria Consolare

Rruga Papa Gjon Pali II, 2 - 1010 Tirana

Tel. +355 4 2275900; Fax +355 4 2250921

segreteriaambasciata.tirana@esteri.it

www.ambtirana.esteri.it/ambasciata_tirana

Scutari - Consolato

Rruga Migjeni c/o Centro Don Bosco

Tel. +355 22 2 48260/40734; Fax +355 22 2 48286

consolato.scutari@esteri.it
www.consscutari.esteri.it

Valona - Consolato Generale

Ruga Ismet Cakerri, n. 45

Tel +355-332 25705/7 - Fax: +355-332 25706/9

emergenze: +355.(0)68.20.27.064

consolato.valona@esteri.it 
www.consvalona.esteri.it/Consolato_Valona

 

ICE-AGENZIA

Instituti italian per tregtine e jashtme Sheshi Skenderbej Pallati I Kultures - 1000 Tirana

Tel +355 4 2251051/2251036; Fax +355 4 2251034

tirana@ice.it

www.ice.gov.it/paesi/europa/albania/ufficio.htm

 

CAMERE DI COMMERCIO

 

Camera di Commercio Italiana in Albania

Piazza Scanderbeg, Palazzo della Cultura - 1001 Tirana

Tel. +355 4 2234243; Fax +355 4 2259098

segreteria@ccia.al

www.ccia.al

Camera di commercio italo Albanese

Via Castellani, 31/A - 48018 Faenza (RA)

Tel +39 0546 621420 ; Fax +39 0546 621420

info@acia.it

http://www.acia.it/ACIA.html

 

MINISTERI

Governo: http://www.president.al/english/pub/default.asp

Ministero Affari Esteri: http://www.mfa.gov.al/

Ministero Economia, Commercio, Energia: http://www.mete.gov.al/

Ministero Finanze: http://www.minfin.gov.al/

Ministero Lavoro e Affari Sociali: http://www.mpcs.gov.al/

 

ISTITUTI E AGENZIE NAZIONALI

Ufficio delle Dogane : http://www.dogana.gov.al/

Albanian Development Fund: www.albaniandf.org/

Agenzia Nazione Promozione degli Investimenti Esteri: http://aida.gov.al/home

Ente Regolatore Nazionale dell’Energia: http://www.ere.gov.al/

Centro Nazionale delle Licenze: http://www.qkl.gov.al/

Autorità Antitrust Albanese :http://www.caa.gov.al/

Banca d’Albania : www.bankofalbania.org

 

ORGANISMI INTERNAZIONALI

 

Banca Mondiale - World Bank Country Office:www.worldbank.org/

BERS (Banca Europea Ricostruzione e Sviluppo): http://www.ebrd.com/pages/country/albania.shtml

 

(1) Secondo queste regole, i prodotti originari della UE esportati verso l'Albania saranno considerati come originari del territorio di destinazione a condizione che siano stati oggetto d'opera o di trasformazione, anche minima.

 

(2) Se la dichiarazione su fattura viene fatta da un esportatore accreditato, si deve apporre il suo numero di autorizzazione. Se la dichiarazione su fattura non viene fatta da un esportatore accreditato, il riferimento tra parentesi viene omessa o lo spazio lasciato in bianco.

 

(3) Certificati fitosanitari di esportazione, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza. L'organo competente è il Servizio Fitosanitario Nazionale, costituito dal Servizio Fitosanitario Centrale presso il Ministero Agricoltura e dai Servizi Fitosanitari Regionali (SFR) presso le Regioni. Il Servizio Fitosanitario Centrale ha compiti di coordinamento, mentre ad operare sul territorio sono i SFR.

Il personale abilitato all'attuazione della normativa fitosanitaria possiede la qualifica di 'Ispettore Fitosanitario' ed è munito di apposita tessera di riconoscimento.

 

(4) I certificati sanitari per i prodotti animali vari (ittici, molluschi ecc.) e derivati animali come latticini formaggi ecc. I certificati vengono rilasciati dal servizio veterinario delle ASL di appartenenza. Per ulteriori informazioni consultare il sito Ministero della salute.

 

(5) L’apostille è una certificazione internazionale che convalida l’autenticità e validità della firma del pubblico ufficiale che ratifica un atto o certificato.

L’apostille è stata introdotta dalla Convenzione dell’Aia che sopprime la legalizzazione degli atti pubblici esteri, sottoscritta durante la Conferenza dell’Aia sul diritto internazionale del 5 Ottobre 1961. Il trattato definisce le modalità attraverso le quali i documenti pubblici vengano certificati affinché possano essere ritenuti validi dai vari stati firmatari.

La Convenzione prevede espressamente alcune tipologie di documenti sui quali è possibile apporre l’apostille: documenti rilasciati da autorità statale o da un funzionario dipendente da un’amministrazione dello Stato, documenti amministrativi, atti notarili, dichiarazioni ufficiali indicanti una registrazione, autenticazioni di firma apposte su un atto privato.

E’ bene specificare che, come chiarisce la stessa Convenzione dell’Aia, l’apostille certifica la firma, la qualità legale del firmatario e del sigillo o timbro riportati; l’apostille non certifica il contenuto del documento sul quale è posta.